Ricordi personali, storie di vita, memorie di lotta e di impegno. Sabato 10 Febbraio, a circa due mesi dalla sua scomparsa, abbiamo voluto ricordare così il nostro compagno Antonio Cardella. Nell’ex chiesa di San Mattia dei Crociferi, nel cuore della Kalsa (antico quartiere arabo di Palermo), si sono riunite quasi settanta persone, di tutte le età e dalle differenti estrazioni politiche e culturali. Il denominatore comune è stato l’affetto, la stima e il rispetto nutriti per Antonio, a dimostrazione della sua grande capacità di saper parlare a tutti mantenendo sempre fede alle sue incrollabili convinzioni. È stata ripercorsa la vita di Antonio, gli “anni senza tregua” di un’esistenza dedicata alla ricerca della libertà, alla costruzione di un anarchismo fatto di percorsi inclusivi e modelli praticabili, alla coltivazione dei suoi poliedrici interessi e delle sue vaste competenze.
Nessuna retorica – lui non l’avrebbe sopportato. Tantissima emozione, quella sì. Hanno preso la parola compagni di diverse generazioni, militanti e non più militanti, con interventi che – per nulla concordati in precedenza – hanno dimostrato quanto sia stata preziosa e condivisa la carica umana, culturale e politica che Antonio Cardella ha saputo trasmettere in tutti questi anni. Abbiamo voluto che, in ogni caso, fosse sempre Antonio a parlare: è stata proiettata una sua videointervista (realizzata nel 2009 e destinata alle scolaresche) sui fatti di piazza Fontana e sull’immenso lavoro di controinformazione che lo vide fra i più impegnati protagonisti di quegli anni. E poi sono state diffuse due interviste radiofoniche (per la Rai e per la Radio svizzera) in cui Antonio presentava Conversazione su una cultura compromessa, il suo libro dedicato a Carlo Cassola. All’ingresso del salone, sono stati allestiti quattro pannelli biografici arricchiti da foto e testi, e un banchetto per la distribuzione di un fascicolo che raccoglie articoli scritti da Antonio per Umanità Nova dal 1967 al 1974 e per A-Rivista dal 2001 al 2014, e di alcune copie de L’anarchismo di Elio Vittorini, riedizione di un suo saggio pubblicato nel 1967.
La serata si è poi conclusa con la bella e apprezzata esibizione del coro “Inestra” che ha eseguito canti anarchici e di lotta italiani e spagnoli.
Vogliamo qui ringraziare davvero tutte le compagne e i compagni di Palermo che hanno contribuito alla realizzazione di questa iniziativa e tutti i compagni e gli amici che hanno partecipato a questo ricordo collettivo. In particolare, vogliamo ringraziare chi è venuto da più lontano e che non ha voluto mancare a questo appuntamento: Mariella Bernardini, Massimo Varengo, Paolo Finzi, Giuseppe Bonavolontà.
Gruppo anarchico “Alfonso Failla” – FAI Palermo
vedi anche:
http://www.umanitanova.org/2017/12/10/antonio-cardella/